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2Mb entro il prossimo anno per tutti!


Durante un’intervista radiofonica Renato Brunetta promette un broadband di 2Mb entro il prossimo anno. Basteranno il via libera del CIPE e 800 milioni di euro

Roma – “Conto di avere 2Mb di banda larga per tutti già dal prossimo anno”. Hanno mostrato particolare sicurezza le parole di Renato Brunetta, ministro per la PA e Innovazione, che, durante un’intervista radiofonica, ha spiegato che “solo attraverso una rete Internet efficiente possono passare documenti certificati digitali che sono la base per un reale cambiamento della democrazia”.
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La missione illustrata da Brunetta parte da un adeguamento del broadband italiano per mettersi alla pari con i paesi del nord europeo, in attesa di ottenere il via libera da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE). “Il piano è già pronto – ha spiegato il ministro all’emittente radio Rtl 102.5 – ieri ho parlato con il viceministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. È un problema di investimenti, ma manca ormai solo l’ultima spinta. Nell’arco di ottobre-novembre possiamo avere il via libera dal CIPE”.

Le fiduciose dichiarazioni di Brunetta sembrano andare di pari passo con i recenti dati dello studio Broadband Quality Index (BQI) sulla qualità delle connessioni di 66 paesi analizzati: l’Italia ha visto un incremento della penetrazione della banda larga dal 51 per cento del 2008 al 56 per cento di quest’anno. Il Belpaese connesso si è piazzato al 38esimo posto con un Broadband Quality Score di 28,1 su 100, sfiorando soltanto la soglia ottimale fissata (30) e necessaria per avere i requisiti minimi capaci di gestire le applicazioni web più moderne.

Considerato che nel 2010 anche i più sperduti cittadini finlandesi avranno una connessione di almeno 1Mb, c’è da dire che ancora una famiglia italiana su due non possiede un computer e che gli accessi al broadband vanno a beneficio di un numero ancora troppo basso di cittadini. Brunetta ha quantificato l’investimento totale da fare: “Servono 800 milioni di euro, non costa nemmeno tanto. Poi serviranno investimenti pubblici e privati, degli operatori”.

Mauro Vecchio – http://punto-informatico.it/2729268/PI/News/banda-banda-larga-tutti.aspx

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