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OpenSUSE rinascerà ogni otto mesi

Seguendo l’esempio di altri progetti open source, anche la comunità di openSUSE ha deciso di adottare un ciclo dei rilasci fisso. Ma a differenza di distribuzioni Linux come Fedora, Mandriva e Ubuntu, che seguono una cadenza di uscita semestrale, gli sviluppatori di openSUSE hanno optato per un ciclo di otto mesi.
“Riteniamo che una ciclicità di 6 mesi non sia sufficiente per mantenere degli elevati standard di qualità”, ha affermato Stephan Kulow, project manager di openSUSE. Qualcuno ha interpretato la dichiarazione di Kulow come una frecciatina alle succitate distribuzioni concorrenti, talvolta criticate di badare più all’immagine esteriore che all’essenza.
Il manager ha peraltro ammesso che un ciclo semestrale è particolarmente allettante perché “devi soltanto scegliere due mesi dell’anno in cui fissare il rilascio, senza le complicazioni a cui costringe invece una periodicità di otto mesi”.Come si evince dai commenti apparsi sul sito di openSUSE.org, una tale periodicità non sembra però piacere a tutti. Taluni ritengono infatti che se otto mesi potrebbero essere ideali per gli utenti business, lo sono molto meno per quelli consumer e, soprattutto, per i possessori di notebook, che, si avverte, “potrebbero essere contrariati dal dover aspettare così a lungo per mettere mano su un kernel con gli ultimi driver”. Per abbreviare i tempi di aggiornamento, qualcuno ha proposto il rilascio di service pack periodici, sullo stile di quelli confezionati da Novell per SUSE Linux Enterprise 10.
Dopo lunga e attenta discussione, il team di sviluppo ha deciso di fissare il rilascio di openSUSE 11.2, nome in codice Fichte, a novembre 2009. Inizialmente era stato preso in considerazione settembre, ma Kulow ha spiegato che un rilascio posticipato di due mesi porta con sé diversi vantaggi, tra i quali la possibilità di includere GNOME 2.28 e alcuni driver di periferica previsti per inizio estate.
Sapendo la data di lancio di Fichte, è ora possibile conoscere le date di uscita di tutte le successive major release di openSUSE: luglio 2010 per la 11.3 (Rousseau), marzo 2011 per la 12.0 (Voltaire) e novembre 2011 per la 12.1 (Lessing). Da notare come tutti i nomi in codice appartengano a grandi filosofi e pensatori del passato.
La versione finale di ogni nuova release verrà messa a disposizione del pubblico il giovedì prima del 15esimo giorno del mese di riferimento, mentre quattro settimane prima verrà rilasciata una release candidate. Ovviamente queste scadenze vanno prese come linee di massima, e potrebbero subire leggere variazioni in base alle esigenze di sviluppo e testing. Tra i propositi della comunità di openSUSE c’è anche quello di stabilire termini temporali più rigidi per l’inserimento di nuove funzionalità provenienti da progetti upstream: l’obiettivo è quello di congelare l’intero codice della distribuzione al termine della fase di beta testing, così da lasciare le release candidate esclusivamente per l’eventuale correzione di gravi bug dell’ultima ora.
Tornando alla prossima release, la 11.2, Kulow ha rivelato che questa si baserà sul kernel 2.6.30 o superiore e conterrà KDE 4.3, il già citato GNOME 2.28, Ext4 (forse come file system predefinito) e un’interfaccia web per il tool di amministrazione YaST. La nuova OpenSUSE fornirà poi un più esteso supporto ai netbook (anche attraverso l’integrazione dei necessari driver), la possibilità di aggiornare il sistema per mezzo di un live CD, e tool con i quali creare immagini personalizzate per le chiavette USB.
tratto da PuntoInformaticokulow

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